Innovazione

Neuralink, il microchip di Elon Musk che collega il cervello umano al pc

Neuralink
Contenuto curato da Massimo Chioni

Elon Musk stupisce di nuovo tutta la comunità scientifica con una nuova strabiliante impresa, l’imprenditore statunitense che è salito alla ribalta della cronaca con progetti rivoluzionari come SpaceX o Tesla, ha dato vita alla start-up “Neuralink” finalizzata alla realizzazione di un microchip in grado di connettere ed aprire un canale di comunicazione diretto tra il cervello umano e i computer.

Dopo due anni di intenso lavoro Neuralink ha svelato il principale obiettivo, in una conferenza tenutasi a San Francisco è lo stesso Elon Musk ad affermare “Siamo in grado di realizzare un’interfaccia completa tra cervello e macchina”. Dal palco della California Academy of Sciences, Musk ha presentato le potenzialità di questa innovativa e geniale interfaccia, in cui intelligenza artificiale e intelligenza umana potranno entrare in simbiosi ed aprire le porte ad un futuro inimmaginabile.

La start-up, oltre a essere sostenuta dalle risorse di Musk, ha già raccolto 150 milioni di dollari da investitori di tutto il mondo ed è destinata a non rimanere un sogno nel cassetto.

Il prototipo di Neuralink

Durante la diretta streaming è stato mostrato anche un primo prototipo dell’impianto costituito da un microchip flessibile dotato di elettrodi di dimensioni molto ridotte, all’incirca del diametro di un capello. L’intervento prevede che ad innestare direttamente nel cervello umano questo dispositivo dovrà essere un robot, l’operazione verrà praticata attraverso una piccola incisione in anestesia locale, il microchip verrà iniettato utilizzando un microago.
Una volta entrato in funzione il dialogo cervello-macchina si attiverà in modalità wireless, ogni persona potrà accogliere fino a 10 microchip.

Finalità di Neuralink

Il primo obiettivo del progetto ha uno scopo del tutto dimostrativo: la prima applicazione implementata per il cervello potenziato con Neuralink avrà la finalità di controllare uno smartphone soltanto con comandi impartiti dal pensiero. Ovviamente le reali aspettative per un impianto di questo tipo sono molto più nobili e ambiziose, uno degli step immediatamente successivi a questa prima fase di test consisterà nell’aiutare persone che hanno subito amputazioni: il dispositivo potrà riabilitare i pazienti aiutandoli a guidare arti robotici con la forza del pensiero.
Neuralink potrà anche essere impiantato a pazienti con paralisi o malattie del cervello, in pochi anni l’interfaccia cervello-macchina troverà applicazioni sempre più ampie.

Neuralink ci aiuterà a essere più intelligenti?

Quando questa tecnologia sarà stata pienamente sviluppata, la simbiosi tra mente umana e intelligenza artificiale consentirà di abbattere molte barriere e facilitare task e operazioni. Insomma il nostro cervello verrà potenziato, raggiungerà una maggiore potenza di calcolo e potrà ordinare alla macchina ad esso collegato una serie di istruzioni e ordini ad una velocità inimmaginabile. La superintelligenza  potrà dare un input sostanziale ad una nuova evoluzione, una rinascita della civiltà. In pochi anni potremmo collegarci attraverso un'interfaccia come Neuralink a computer dotati di un Sistema Neuromorfico Intel, ne vedremo delle belle.

Quando potremo utilizzare Neuralink?

I topi sono state le prime cavie a cui è stato impiantato il microchip, successivamente Neuralink è stato iniettato su uno scimpanzé che è riuscito a inviare comandi a un PC. In entrambi i casi i test hanno dato esito positivo, pertanto entro pochi mesi Elon Musk conta di avviare la sperimentazione sull’uomo. Non rimane che attendere l’autorizzazione del Fda – Food and Drug Administrayion, probabilmente entro la fine del 2020 i primi “Cyborg” potranno raccontarci qualcosa in più su questa nuova esperienza che l’umanità attende di provare.

E se sei già superintelligente unisciti al team di Neuralink

Anche a fronte dei 150 milioni di dollari raccolti, le aspettative per questa tecnologia crescono e il team di super scienziati della start-up apre le porte a nuove candidature, il sito https://www.neuralink.com/ ha recentemente pubblicato il link per presentare il curriculum, le figure ricercate sono quelle affini agli obiettivi del dispositivo, quindi neuroscenziatiprogrammatori talentuosi e esperti in robotica.

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