Marketing

Growth Hacking: Startup e crescita aziendale

Growth Hacking Startup
Contenuto curato da Massimo Chioni

Uno dei problemi che affligge l'attività di una Startup è senza dubbio il conseguimento della crescita. Esso si rivela spesso difficile da sormontare, anche se si dispone di valide idee, ma le cose possono decisamente migliorare se si applica la cosiddetta metodologia Growth Hacking.

Si tratta di qualcosa di decisamente diverso dall'abituale marketing, che ha come stella polare la crescita e la cui invenzione si deve proprio ad un esperto di questa materia, ossia Sean Ellis.

Ma di cosa si tratta in concreto?

L'innovazione si trova nel cambiamento del focus, passato dal concentrarsi dal marketing al prodotto, che ai giorni nostri potrebbe essere qualsiasi cosa, da un ebook, a un social media fino ad un software e quant'altro. Da questo punto di vista è evidente che la rete ricopre un ruolo centrale, infatti la distribuzione dei prodotti  di ogni tipo passa tramite la visibilità nei web store, sui motori di ricerca e sui vari canali social.

Quello della distribuzione dei prodotti è il tema fondamentale con cui si devono confrontare fin da subito le startup, se vogliono evitare di trovarsi di fronte a problemi e conseguire la crescita. Tuttavia i canali di distribuzione sono spesso saturi e i competitor delle startup sono delle multinazionali già affermate con budget elevatissimi, dunque l'unico modo di competere con loro è andare oltre il marketing tradizionale. E' proprio qui che interviene il Growth Hacking, con il primo termine che sta ad indicare la crescita e il secondo che significa "creativo".

L'importanza del Growth Hacking per le Startup

Negli anni questi metodi sono diventati dei pilastri nelle attività delle aziende, tanto che quelle leader a livello mondiale dispongono di un reparto Growth Hacking, al pari di quello marketing, ciò fa comprendere l'importanza di un'attenta analisi da questo punto di vista. Ma per le Startup la sua importanza è ancora più accentuata, proprio perchè dispongono di scarse risorse (sia a livello di soldi che per quanto riguarda il personale e il tempo) e devono massimizzare ogni processo per ottenere risultati in un lasso di tempo molto breve.

Ovviamente da queste indicazioni teoriche bisogna passare poi alla pratica e per farlo bisogna essere a conoscenza di quale tipologia di dati raccogliere, il modo in cui farlo, ma soprattutto è necessario saperli leggere in modo da prendere le decisioni giuste per sviluppare il proprio business. Questo perchè nel mindset del Growth Hacking i dati rappresentano il motore dell'azienda e consentono di prendere decisioni non basate su congetture, esperienza o istinto, ma su prove oggettive.

Ecco come gli esperimenti Growth Hacking influiscono sulle decisioni

In sostanza il marketing e il prodotto sono considerati di pari importanza e ogni scelta deve essere supportata da un risultato affermativo che si ottiene dopo aver effettuato gli esperimenti di Growth Hacking. Sono dunque i suoi risultati a promuovere o bocciare un'idea e ad aiutare a prendere una decisione, il tutto sulla base di una sperimentazione condotta in modo preciso, veloce e scientifico.

E' importante tenere in considerazione che per effettuare tali esperimenti è necessario seguire una scaletta, che in caso di mancati risultati prevede di ricominciare da capo le operazioni, correggendo quei punti che mostrano criticità. Più nello specifico i punti individuati per sviluppare l'esperimento di Growth Hacking per le Startup riguardano la definizione degli obiettivi e dei micro obiettivi di business, studiare i dati passati dei competitor, trovare i propri punti di forza, delineare il proprio target di mercato e non farsi condizionare da eventuali insuccessi. Per poi mettere in pratica l'esperimento e utilizzare appositi gruppi di controllo, per valutare i risultati e trarne le conclusioni più appropriate ed infine, come detto ripetere il processo.

 

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