Interviste

Lo svapo per smettere di fumare: intervista a Giuseppe Fortunato di Svapo Magazine

Svapo Magazine
Contenuto curato da Massimo Chioni

Di tabacco si continua a morire ogni anno, ma per fortuna non mancano le soluzioni che forniscono un valido aiuto a chi vuole smettere di fumare. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Fortunato, il direttore di svapomagazine.it, il punto di riferimento in Italia per la cultura Svapo.

Quanti sono i decessi causati dalle sigarette?

Secondo le statistiche più recenti, in tutto il mondo ogni anno si registrano più o meno 7 milioni di morti dovute a patologie cardiache, malattie del sistema circolatorio o tumori che hanno a che fare con il fumo. Ecco perché è importante ribadire, una volta di più, la necessità di dire addio alle sigarette tradizionali. Un supporto utile per conseguire questo obiettivo può essere rappresentato dalle sigarette elettroniche, che da quando sono state messe in commercio non hanno ancora provocato alcun decesso. Ovviamente questo discorso vale solo per chi ha usato le e-cig in modo corretto.

Che differenza c’è tra le sigarette elettroniche e quelle classiche?

Varie ricerche del settore testimoniano che rispetto alle bionde i dispositivi per svapare risultano meno dannosi del 95%. Questo ci permette di sostenere che le sigarette elettroniche costituiscono un importante aiuto per chi vuole smettere di fumare. Sono tante le persone che si considerano schiave di un vizio così dannoso per la salute; ebbene, per imboccare la strada dello smoking cessation le e-cig si propongono come alleate decisamente affidabili. Non è un caso che gli operatori del settore dello svapo si rivolgano non ai non fumatori, ma a coloro che sono attratti dalle sigarette classiche e cercano un modo per smettere.

lo svapo per smettere di fumare

Eppure nel corso degli ultimi tempi abbiamo assistito a diverse campagne denigratorie nei confronti delle sigarette elettroniche.

Sì, è non è facile intuirne il motivo. Questo nuovo prodotto, infatti, rappresenta un ostacolo per la crescita dell’industria del tabacco, a cui in un certo senso ha pestato i piedi. L’ingresso sul mercato dei dispositivi per svapare ha determinato una drastica riduzione del numero di fumatori a livello mondiale, e ciò ha intaccato interessi importanti. Così si spiegano le tante campagne di discredito verso le e-cig, spesso basate su bufale: notizie false che, però, venendo diffuse attraverso i social network hanno finito per persuadere l’opinione pubblica che tra le sigarette tradizionali e quelle elettroniche non vi siano differenze dal punto di vista dei danni causati alla salute.

I poteri forti si sono coalizzati contro lo svaping, dunque?

Proprio così: quella che è iniziata è una guerra vera e propria che ha visto perfino il coinvolgimento di istituzioni di alto profilo, le quali si sono rese responsabili di dichiarazioni del tutto mendaci a proposito delle e-cig. Dichiarazioni che sono state riprese dai mezzi di comunicazione, anche se poi a distanza di qualche settimana sono state ritrattate, e che così hanno finito per orientare le opinioni e i giudizi dei consumatori in modo scorretto. Chi oggi pensa che le sigarette classiche facciano male come quelle elettroniche di certo non ha alcuna intenzione di provare a smettere di fumare, con conseguenze che si possono facilmente immaginare dal punto di vista della salute.

Smettere di Fumare con lo Svapo

È per questo motivo che è stato creato Svapo Magazine?

Sì, la nostra rivista è stata ideata e concepita con l’intento di dare vita a una corretta informazione. Per quel che riguarda le sigarette elettroniche, siamo dei sostenitori della teoria del danno minore, e intendiamo fare sì che le persone capiscano che smettere di fumare è un obiettivo raggiungibile. Svapo Magazine non è solo una pubblicazione utile per chi vuole capire quale sigaretta elettronica o quale liquido comprare, ma è soprattutto un’operazione editoriale che si pone l’obiettivo di compensare le falsità e le assurdità che vengono diffuse sulle sigarette elettroniche. Ci presentiamo come una voce obiettiva, che mette a disposizione di chi ci legge tutte le indicazioni e le informazioni necessarie per una scelta oculata.

Da quanto tempo siete online?

La nostra testata è nata una decina di mesi fa, ma a dispetto di una vità così breve siamo già riusciti a diventare un punto di riferimento per tutti i consumatori. Svapo Magazine non ospita annunci pubblicitari e si preoccupa solo di tutelare un bene fondamentale come la salute. Chi ci legge può trovare sulle nostre pagine, tra l’altro, tutte le novità legislativo che afferiscono al mondo dello svapo, sia di carattere nazionale che a livello internazionale. Oltre agli approfondimenti indipendenti e alle ricerche, poi, proponiamo recensioni che provengono da tester che usano e mettono alla prova gli articoli appena lanciati in commercio. L’obiettività è il principio su cui ci basiamo: solo con un approccio di questo tipo è possibile diventare dei fari nel mercato dello svapo. I nostri lettori non sono solo i consumatori, ma anche gli imprenditori e, più in generale, tutti coloro che ambiscono a fruire di un’informazione libera in un settore delicato ma, proprio per questo, di fondamentale importanza.

Qual è l’età migliore per tentare di smettere di fumare?

Non esiste un’età più adatta: l’importante è farlo. Anche se si è fumatori da diversi decenni, infatti, una volta che si abbandonano le sigarette nel corpo succede un fenomeno quasi magico, nel senso che i polmoni cominciano a ripararsi da soli in modo quasi istantaneo. Questo vuol dire che per dire addio al fumo non è mai troppo tardi. L’apparato polmonare vanta una straordinaria capacità di autoripararsi che è stata studiata da uno staff di ricercatori internazionali, con scienziati dell’Ucl Cancer Institute, del Dipartimento di Medicina Toracica dello University College London Hospital, dell’Università di Cambridge, del Dipartimento di Patologia e Biologia Tumorale dell’Università di Tokyo e del Wellcome Trust Sanger Institute.

Sigaretta elettronica

Che cosa è emerso da questa indagine?

Grazie alla ricerca in questione è stato possibile verificare che interrompendo il vizio del fumo è possibile invertire il processo delle modifiche genetiche che vengono innescate dalle 60 sostanze cancerogene che si trovano nelle sigarette. Questo vuol dire che non c’è alcuna condizione da cui non si possa tornare indietro. Anche chi ha fumato per anni, con le sigarette che hanno danneggiato i polmoni, ha l’opportunità di compiere un percorso inverso, sulla via della salute, se sospende l’uso delle sigarette. Delle nicchie di cellule sane si mantengono anche all’interno di apparati polmonari che sono stati sottoposti allo stress di anni e anni di fumo. Tali cellule non sono alterate da eventuali processi degenerativi, e sono come chiuse all’interno di una gabbia.

Quali sono le implicazioni di una scoperta del genere?

Si è accertato che le cellule sane sono in grado di attivarsi e di svolgere una funzione riparatrice, sempre che si decida definitivamente di smettere di fumare. Ma non è tutto, perché esse riescono perfino a intervenire sulle cellule che sono state alterate dall’uso delle sigarette e le riportano a una condizione di normalità. In questo modo si arresta il processo di degenerazione che può condurre a forme tumorali. D’altro canto, non possono essere trascurate le conseguenze di carattere psicologico: infatti molti fumatori abituali cercano di giustificare la propria abitudine sostenendo che se anche dicessero addio alle sigarette per loro non cambierebbe nulla in quanto il danno è già stato compiuto. Ora si è scoperto che non è così: nessuna situazione in questo ambito è irreparabile. Uno spiraglio di speranza che potrebbe fornire uno stimolo a mettere da parte quei pacchetti tanto pericolosi.

Giuseppe Fortunato di Svapo Magazine
Giuseppe Fortunato di Svapo Magazine

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