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Come gestire una campagna di lead generation

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Contenuto curato da Massimo Chioni

Generare contatti e opportunità di business è una delle priorità per ogni azienda: i contatti, infatti, costituiscono la linfa vitale di tutti i business, anche se troppo spesso ci si dimentica del fatto che non è la quantità di lead che fa aumentare la redditività, ma la loro qualità. Insomma, è vero che far crescere il numero di visitatori di un sito è lo step iniziale da cui partire per essere certi di poter disporre di un canale di comunicazione efficace ed efficiente, ma è anche vero che non ci si può limitare ad aumentare il flusso di visite se poi non si è in grado di sfruttarlo per convertirlo in un database di contatti di potenziali clienti e aumentare le vendite.
Come fare? Con l'aiuto di una campagna di lead generation.

Contenuti utili e interessanti

Come gestire una campagna di lead generation senza contenuti di qualità? Non si può fare a meno di mettere a disposizione degli internauti contenuti che siano interessanti e utili al tempo stesso: ecco perché c'è bisogno di una strategia di content marketing studiata ad hoc, con la creazione di contenuti che siano rilevanti per il target a cui ci si riferisce. Testi che attirino i contatti interessati all'attività da promuovere, in modo che i tassi di risposta e di conversione possano essere incrementati con più facilità.

Landing page e call to action

Una campagna di lead generation non può prescindere dal ricorso a landing page in cui siano inserite call to action ben mirate: i contenuti da soli non sono sufficienti per fare la differenza, e occorrono anche elementi grafici ben precisi. Tutto può contribuire ad aumentare la visibilità di una call to action, il cui compito deve essere quello di catturare l'attenzione dei visitatori ma anche quello di permettere loro di capire con chiarezza le caratteristiche del servizio o prodotto offerto. Intuitività, semplicità e assenza di elementi che possano essere fonte di distrazione per chi legge: queste sono le caratteristiche di una landing page perfetta.

La lead nurturing

Un concetto a cui spesso non si presta la dovuta importanza è quello di lead nurturing. Non bisogna pensare che i visitatori che forniscono i propri dati siano dei lead: per il momento, infatti, sono solo dei contatti di cui si sa poco o nulla, e di certo per convertire le richieste di informazione in vendite e clienti non serve spedire dei messaggi di posta elettronica non mirati o, peggio ancora, con dei contenuti che non c'entrano niente con i loro bisogni o con i loro interessi. Con tutti i potenziali clienti, invece, è opportuno provare a instaurare una relazione che duri a lungo nel tempo con un processo di lead nurturing, basato su informazioni inviate in un periodo di tempo pianificato in anticipo.

Il lead scoring

Quando si pensa al lead scoring, si fa riferimento all'attribuzione di uno specifico punteggio a ogni lead: con questo accorgimento si ha la possibilità di catalogare il livello di interesse di ciascun cliente potenziale e si può capire se i contatti siano pronti per la vendita. Ci si può aiutare, a questo scopo, con un programma di marketing automation, tramite il quale impostare dei parametri ben precisi, tra cui le pagine di maggiore interesse o la frequenza con cui il sito viene visitato.

Il monitoraggio dei dati

A questo punto, non rimane altro da fare che occuparsi del monitoraggio dei dati: un'attività di questo tipo permette di usufruire di una panoramica completa nella gestione della campagna di lead generation e dei suoi esiti, ed è utile per capire se si stanno ottenendo dei risultati e in quale misura. Così, si è anche in grado di comprendere dove e come c'è bisogno di intervenire: ci si può servire di un CRM per catalogare tutte le informazioni in modo più semplice.

Attendiamo altri vostri commenti e consigli su come gestire una campagna di lead generation!

 

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