Marketing

Eskere, facciamolo!.. Let's get it

Eskere
Contenuto curato da Massimo Chioni

Che cosa significa ESKERE? Negli ultimi tempi questa espressione è diventata sempre più diffusa, al punto che in molti si sono interrogati sul suo significato. Si tratta di un inglesismo che proviene dalla frase "let's get it", espressione che a seconda dei casi può voler dire "prendiamolo" o "facciamolo". La frase si caratterizza per connotazioni differenti in base al contesto, e deve la propria diffusione nel nostro Paese a Dark Polo Gang e Bello Figo, ma anche Lil Pump: non sono loro che l'hanno inventata ma di certo sono loro che hanno contribuito a renderla un fenomeno di massa, particolarmente virale per il pubblico più giovane.

Da quanto tempo si dice "eskere"

Sono ormai diversi anni che il termine "eskere" è sulla bocca dei ragazzi: Bello Figo, per esempio, lo usa nella sua canzone intitolata "Le mie Jordan", che risale al 2014. Anche l'Urban Dictionary menziona questo inglesismo, evidenziando che si tratta di un'espressione che viene utilizzata da Lil Pump per sottolineare che è eccitato. Per esempio, Lil Pump si trova su un aereo e inizia a urlare: "Hey, siamo in prima classe! Eskere!". Non è Lil Pump, tuttavia, il primo ad avere adottato questo non sense.

Il fenomeno della trap

Tutti coloro che si dedicano alla trap hanno usato e utilizzano ancora adesso l'espressione "let's get it", che però se viene pronunciata con uno slang sciolto e disinvolto diventa "eskere". Famous Dex ha usato "eskere" molto prima rispetto a Lil Pump: insomma, Bello Figo e la Dark Polo Gang non hanno fatto altro che copiare chi li ha preceduti. A loro, semmai, va attribuito il merito - se così lo si può definire - di aver favorito la circolazione dell'"eskere" in Italia, almeno tra il grande pubblico. "Eskere" è oggi una parola simbolo della musica trap, un termine giovanile che con tutta probabilità è sconosciuto a chi ha più di 20 anni.

La Dark Polo Gang e la moda di "eskere" 

Nel corso di un'intervista a Radio Deejay, la Dark Polo Gang in diretta Facebook ha parlato proprio delle origini e della diffusione della parola "eskere", che per altro si presta a molteplici varianti: può diventare, infatti, anche "esghere" o "esketit". Un po' come da bambini si inventano parole e termini in codice, anche per sopperire a una certa povertà di linguaggio: giustificabile per chi si trova in età infantile, meno per chi ha da un pezzo lasciato la propria adolescenza alle spalle. Wayne, Tony, Pyrex e DarkSide hanno addirittura affermato che grazie a "eskere" la Dark Polo Gang è riuscita a riunire il Paese sotto un vocabolario nuovo. Ma forse sarebbe più preciso fare riferimento a una parte del Paese.

Sentirsi swag grazie a "eskere"

Come un tempo i ragazzini si divertivano citando i tormentoni dei comici più in voga, oggi ci si sente swag pronunciando "eskere" ad libitum e senza una vera motivazione. Una moda che con tutta probabilità nel giro di qualche anno svanirà, ma che per ora è un fenomeno negli Stati Uniti e nel resto del mondo, Italia inclusa: tra gli altri artisti che hanno adoperato questa espressione ci sono Juicy J, Lil Durk e Chief Keef, così come coloro che a Chicago si cimentano nel drill. Ma lo stesso vale anche per gli artisti del crunk, cioè il souther rap. Ecco, quindi, che la Dark Polo Gang and company non hanno fatto altro che imitare i loro predecessori americani. E se sentite vostro nipote dire "esketit", adesso non solo capite di cosa sta parlando, ma anche da chi ha sentito questo termine.

 

Lascia un commento