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Come capire se ci possiamo fidare di chi conosciamo online

Onestà
Contenuto curato da Anna Fata

Come comprendere se una persona è onesta o meno - di Anna Fata

La maggior parte di noi, nella vita di tutti i giorni, lascia trasparire alcune caratteristiche di sé e ne lascia in secondo piano altre. In genere tendiamo a proporci agli altri con i lati che riteniamo migliori di noi, che ci piacciono di più, con cui ci sentiamo più a nostro agio e che crediamo che siano anche più graditi agli altri.

Tutti noi, sotto sotto, in misura maggiore o minore, desideriamo essere accolti, accettati, amati. Per raggiungere questo obiettivo, al limite, a volte, siamo anche disposti a mentire apertamente.

D’altro canto, è necessario sottolineare che esiste sempre una discrasia tra l’immagine, più o meno reale e onesta, che trasmettiamo di noi e la percezione che ne può avere chi ci sta di fronte. Anche quando abbiamo le migliori intenzioni di presentarci esattamente per quello che siamo, l’altro può percepirci in modo diverso da come noi crediamo di essere.

La comunicazione e il mondo online

All’interno del Web e dei Social Network, così come accade in ogni contesto, le modalità comunicative influenzano anche il contenuto del messaggio, come viene decodificato, trasmesso, decifrato e compreso da chi lo riceve.

Nel Web e nei Social la comunicazione avviene per lo più per iscritto, tramite immagini oppure video. E’ assente la presenza fisica, concreta, tangibile dell’altra persona che può risiedere anche migliaia di chilometri lontano da noi.

Anche la fisicità, il corpo, la compresenza all’interno di uno spazio, il modo di occuparlo, di muoversi, di agire e interagire rappresentano una forma di comunicazione assai ricca di contenuti.

Online non essendo presenti fisicamente l’una di fronte all’altra le persone possono decidere, più o meno intenzionalmente e consapevolmente, di omettere alcuni dettagli circa la propria persona, il proprio comportamento, il modo d’essere e di porsi. Un video, infatti, anche live, non può mai  sostituire in toto il contatto diretto.

Quando siamo veramente onesti

Anche se i canali comunicativi possono generare delle distorsioni, anche se, a volte possiamo decidere di mentire o tralasciare apertamente alcune caratteristiche di noi stessi, fisicamente, professionalmente, sullo status affettivo e molto altro, ci sono dei contesti in cui, a volte, tendiamo ad essere più autentici, onesti, spontanei.

Il mondo online, proprio in virtù di una maggiore quota di anonimato che si può mantenere, può rappresentare un’opportunità per un maggiore svelamento. Esso consente maggiormente di fare emergere il nostro vero sé, di creare legami anche molto forti, intimi, duraturi.

Una ricerca condotta da Bargh e Colleghi, ad esempio, ha messo in luce che anche brevi periodi trascorsi in una chat, ad esempio su Facebook, possono rendere accessibili al proprio interlocutore dei tratti cognitivi ed emotivi di noi stessi che comunemente non condividiamo.

Quando mentiamo online

Una ricerca condotta da Zimbler e Feldman è giunta alla conclusione che online siamo complessivamente abbastanza onesti. Le nostre piccole o grandi menzogne, in genere, non comportano la creazione di vere e proprie identità false. Potenzialmente online potremmo mentire su tante cose, soprattutto sull’aspetto fisico e la condizione professionale. In realtà, le nostre bugie online, al pari di quelle offline, sono piuttosto sottili, finalizzate a ritrarre se stessi nel migliore modo possibile, con qualche piccola esagerazione qua e là.

Al limite, alcune ricerche hanno messo in evidenza che tendiamo a mentire meno online e più offline. Questo pare sia dovuto al fatto che online resta traccia dei commenti delle persone oppure perché si è meno spaventati delle possibili reazioni degli interlocutori.

 La sincerità nei siti di incontri

Pare che tra tutti i luoghi online i siti di incontro siano quelli in cui si tende a mentire maggiormente. In verità, anche in questi contesti sembra che la propria trasfigurazione sia frequente, ma minima. Le bugie vere e proprie sono rare.

Poiché gli intenti sono quelli di arrivare ad avere un incontro reale con un possibile partner e magari una vera e propria relazione,  se ci si presenta in modo deliberatamente falso si rischia di venire quasi subito scoperti.

A questo proposito, in una ricerca condotta da Hall e Colleghi su oltre 5.000 utenti di siti di incontro in cui si è chiesto di valutare su una scala a 10 punti di valutare quanto si tende a distorcere la propria identità online, il punteggio medio è risultato 2, quindi molto basso.

In genere le piccole bugie riguardano più di frequente l’aspetto fisico, prevalentemente il peso, poi l’altezza, magari facendo ricorso all’uso di fotografie poco chiare. E’ anche abbastanza frequente modificare un po’ l’età.

Si è in genere abbastanza onesti circa le proprie relazioni affettive passate, il credo religioso, le convinzioni politiche, il grado di cultura e scolarizzazione, il colore dei capelli e degli occhi.

Come ci comportiamo nei Social Network

Una interessante ricerca condotta da Back ha indagato quanto vi sia corrispondenza tra l’immagine che trasmettiamo su Facebook e quella  della nostra reale personalità. Per fare questo si è chiesto alle persone quanto siano sovrapponibili l’immagine ideale con quella reale. I risultati sono stati in ampia parte corrispondenti, a conferma del fatto che i profili su Facebook rispecchiano quello che siamo veramente e non quello che vorremmo essere. Anche la percezione degli amici pare essere in linea con questa sensazione di autenticità.

D’altra parte, altre ricerche hanno scoperto anche che, sebbene le proprie autopresentazioni su Facebook siano abbastanza accurate, le persone tendono ad apparire più felici di quanto siano in realtà enfatizzando tutte le situazioni, i pensieri, le emozioni positive rispetto a quelle negative.

In ambienti come Facebook è piuttosto difficile mentire, a meno che non ci si crei una identità completamente falsa. Inoltre, poiché in genere i contatti che abbiamo in molti casi appartengono a persone che ci conoscono anche offline, le menzogne sarebbero velocemente scoperte. In aggiunta a ciò, come negli altri contesti online, anche sui Social ci sentiamo più liberi di svelarci apertamente per quello che siamo e che pensiamo.

Chi mente online

Alcune persone sono inclini a mentire maggiormente rispetto ad altre. Una ricerca condotta da Lu e colleghi ha evidenziato che sono più propensi a dire menzogne i cosiddetti “cercatori di sensazioni”, cioè coloro che spesso a rischi fisici, sociali o legali allo scopo di provare nuove esperienze ed emozioni, i dipendenti dal Web, gli introversi, coloro che hanno elevata ansia sociale, coloro che tendono ad un forte autocontrollo.

Gli uomini sembrano mentire maggiormente rispetto alle donne, mentre queste ultime non sono particolarmente oneste circa il loro peso.

Al contrario, chi è molto coscienzioso, affidabile, organizzato, pratico, cooperativo, affabile tende ad essere particolarmente onesto.

In conclusione: L’onestà online viene inevitabilmente influenzata dal contesto e dalle modalità comunicative oltre che dall’oggetto della possibile menzogna. Paradossalmente, contrariamente alle aspettative, online si tende ad essere particolarmente onesti, in molti casi anche maggiormente rispetto a offline. A parte qualche sporadica eccezione di identità false deliberatamente costruite, la maggiora parte di noi tende a rappresentarsi per ciò che realmente è.

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