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Come avviare l'attività di idraulico

Contenuto curato da Massimo Chioni

Al giorno d’oggi, data la sua indiscussa utilità e le opportunità di guadagno che offre, intraprendere il mestiere di idraulico può rappresentare uno sbocco lavorativo importante per tantissimi giovani. Non solo come dipendente, ma anche come partita IVA.

Per avviare un’attività di idraulica è necessario possedere una serie di requisiti e competenze specifiche ed essere sempre aggiornati sui nuovi impianti e sui moderni sistemi di utilizzo delle risorse idriche ed energetiche. E serve anche molta passione e resistenza, perché si tratta di un lavoro impegnativo anche dal punto di vista fisico.

Ma come si avvia un'attività di idraulico? Ne parliamo con il team di idraulico-roma.me.

Competenze professionali dell’idraulico

Il campo di operatività di un idraulico fa riferimento a tutta una serie di interventi di carattere tecnico, come il montaggio, la riparazione e la manutenzione di impianti idraulici, di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda, oltre alla posa in opera di cisterne e condutture per il combustibile da riscaldamento. L’idraulico si occupa anche dell’installazione di dispositivi di sicurezza, di misura e di regolazione di vari impianti, sia domestici che industriali.

Con l’avvento dei metodi di sfruttamento delle energie alternative, deve avere conoscenza del funzionamento dei sistemi fotovoltaici e dei collettori solari, delle pompe di calore, delle biomasse. Inoltre, collabora con il settore dell’edilizia, realizzando gli impianti idrici, di riscaldamento o di allaccio del gas di città sulle nuove costruzioni, operando anche il rifacimento della rete idrica o delle tubature per il riscaldamento nella ristrutturazione di edifici.

L’idraulico, quindi, può occuparsi di piccoli interventi come della realizzazione di interi impianti su immobili civili e industriali, l'installazione dei quali cambia in relazione alla destinazione e alla natura della rete di distribuzione dell’edificio. Nello specifico, l’idraulico effettua il montaggio, l’allacciamento e la manutenzione di impianti anche molto complessi e diversi tra loro:

  • impianti idraulici/sanitari, che comprendono l’intera rete di distribuzione dell’acqua per uso domestico (potabile o meno) e la posa in opera di apposite cisterne;
  • impianti di riscaldamento, che permettono la circolazione dei fluidi generati da una caldaia, attraverso appositi circuiti che distribuiscono il calore in tutte le stanze di un appartamento o nei diversi appartamenti di un edificio, oppure ancora nei locali di uno stabilimento;
  • impianti di condizionamento del clima, che hanno una metodica simile a quella del sistema di riscaldamento, ma con una funzionalità inversa, perché il loro scopo è sottrarre calore all’ambiente, rinfrescandolo;
  • impianti del gas, costituiti da circuiti in pressione, allacciati alle diverse utenze e agli apparecchi presenti all’interno delle abitazioni, appositamente collegati a singole caldaie.

Come avviare un’attività di idraulico

Aprire un’attività di idraulico, specie a livello imprenditoriale, è un’ottima idea per avviare un percorso lavorativo autonomo. Chi si occupa di impianti idraulici svolge un lavoro che richiede familiarità con il settore e solide conoscenze tecniche di base.

Requisiti per aprire un'attività di idraulica

Conoscere il mestiere e possedere le relative nozioni specialistiche è, ovviamente, il primo requisito per aprire un’azienda idraulica; aver maturato un’esperienza nel settore, nella quale imparare i fondamentali del mestiere, è un importante valore aggiunto che può fare la differenza tra un professionista e un altro.

È vero che, tradizionalmente, i lavori come quello dell’idraulico venivano esercitati quasi esclusivamente sulla base della pratica, ma oggi non è più così: dato l’avanzare della tecnologia, è diventato indispensabile acquisire e padroneggiare conoscenze tecniche specifiche.

Per avviare un’attività di idraulico a livello imprenditoriale potrebbe risultare utile aver frequentato un corso professionale, con relativo rilascio di un attestato di. Quest’ultimo, comunque, può essere validamente sostituito dall’esperienza, costituita da un periodo di inserimento, di almeno due anni continuativi, alle dipendenze di un’impresa del settore.

Costi di apertura di un'attività di idraulica

Avviare questo tipo di attività comporta dei costi importanti: oltre a una sede o laboratorio, che può anche essere assente se si lavora soltanto a domicilio, ci sono comunque delle esigenze fisse che richiedono dei costi considerevoli, come quella di disporre di un magazzino per depositare strumenti e materiali. Dunque un punto di riferimento fisico che deve essere acquistato o affittato.

Inoltre, dovranno essere acquistate tutte le attrezzature necessarie e dei mezzi di locomozione per il trasporto della merce e per gli spostamenti durante gli interventi. Non dimentichiamo inoltre che, se si dispone di personale, bisogna pensare a curare la formazione dei collaboratori.

In linea di massima, per l'avvio di un'azienda idraulica si può stimare un costo iniziale medio di 80/100 mila euro, cifra che può lievitare anche notevolmente nel caso di imprese molto grandi. Per questo, può essere utile avere un socio finanziatore oppure usufruire di un finanziamento pubblico o, in mancanza, ricorrere a un prestito, fra quelli agevolati per l’impresa, proposti dagli istituti di credito privati.

Registrazione dell’attività di idraulica e adempimenti burocratici

Per ottenere il riconoscimento e la certificazione dei requisiti professionali, è opportuno procedere all’elezione di una sede e alla compilazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), con la quale si dichiara di aver intrapreso l’attività nel comune di appartenenza. Seguirà l’annotazione dell’impresa artigiana al Registro delle Imprese, che viene effettuata tramite la Camera di Commercio competente per territorio.

È bene completare tutti gli adempimenti burocratici prima di iniziare fattivamente l’attività, anche in previsione dell’assunzione di dipendenti, che rende obbligatorio procedere all’iscrizione dell’impresa anche alla Gestione INPS Artigiani e INAIL, ai fini previdenziali e antinfortunistici.

Può essere opportuno anche rivolgersi ad un consulente del lavoro, che affianchi e faccia da guida nell’iter burocratico da percorrere per avviare questa tipologia di azienda.

Apertura della partita IVA

Se la forma scelta per avviare l’attività è quella della ditta individuale e si possiedono i requisiti necessari fissati dalla legge, si può aprire la partita IVA idraulici presso l’Agenzia delle Entrate di competenza.

Il primo step per aprire la partita IVA è quello di specificare uno o più codici Ateco, acronimo che indica la combinazione alfanumerica relativa all’attività economica identificativa della tipologia di lavoro che si ha intenzione di svolgere.

Qualora il fatturato della Ditta non superi i 65.000 euro, può essere adottato il regime forfettario: si tratta di un regime con versamento dell'imposta agevolato, che consente di risparmiare notevolmente sui costi. In regime di IVA agevolata, infatti, i costi scaricabili (entro un limite stabilito per legge), sono determinati in maniera forfettaria sulla base del tipo di attività, non con riferimento alle effettive spese sostenute.

Se il limite previsto dalla legge viene superato, per l’anno successivo verrà applicato il regime semplificato.

Versamento dei contributi previdenziali

Come già accennato in precedenza, per avviare un’attività di idraulico in forma di impresa è obbligatorio presentare anche la pratica ComUnica (Comunicazione Unica) ad altri enti.

Istituita con legge 40/2007 e divenuta obbligatoria dal 1 aprile 2010, ComUnica è una procedura telematica che permette di eseguire, con un’unica istanza, tutti gli adempimenti relativi all’apertura dell’attività: annotazione nel Registro delle Imprese, iscrizione all’albo delle imprese artigiane, oltre agli adempimenti fiscali (apertura della partita IVA), assicurativi (presso INAIL) e previdenziali (presso INPS).

In seguito a tale comunicazione, diventa obbligatorio il versamento dei contributi previdenziali, per calcolare i quali è prevista una soglia minima reddituale, che fa riferimento anche al regime forfettario -ove applicabile- o a quello semplificato.

Alcune agevolazioni nei pagamenti sono previsti nel caso in cui l’idraulico sia:

  • già pensionato e abbia più di 65 anni: in questo caso il versamento dei contributi sarà ridotto al 50% di quelli solitamente dovuti;
  • abbia meno di 21 anni, motivo per cui potrà usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge n.233/90 sulla riforma dei trattamenti pensionistici dei lavoratori autonomi.

Promozione dell’attività di idraulica

Specie nel momento in cui l’attività di idraulica viene avviata, promuovere l’attività dell’azienda è fondamentale: successivamente, quando l’impresa avrà una reputazione e una certa notorietà, il passaparola svolgerà il suo ruolo consueto di diffusione delle informazioni, che rimane ancora essenziale nell’incontro con la potenziale clientela.
Anche la pubblicità classica, comunque, condotta attraverso cartelloni e volantini pubblicitari, è sempre valida ed efficace.

Al giorno d’oggi, però, appare quasi indispensabile mettere online un sito che promuova l’attività idraulica: molte persone ormai cercano un professionista (quindi anche un idraulico) in rete e internet è una vetrina sconfinata. Il web, inoltre, aumenta la visibilità di un’attività ed è uno strumento formidabile per raggiungere un pubblico vastissimo, rintracciabile anche molto oltre i confini locali.

Perché conviene avviare un’attività di idraulico

Quello dell’idraulico è uno dei mestieri più antichi di sempre, uno dei più noti e utili. In alcune circostanze, l’intervento dell’idraulico è addirittura indispensabile e urgente, specialmente quando si verifica un’emergenza e si tratta di riparare un danno che rischia di allagare la casa o, comunque, quando un guasto non permette di utilizzare gli impianti idrici o di riscaldamento secondo necessità.

Vale la pena, dunque, avviare un’attività di idraulico: in primo luogo, perché l’idraulico è un professionista molto ricercato, ma anche perché intraprendere l’esercizio di questo mestiere è obiettivamente un’idea ragionata e intelligente. Al giorno d’oggi, infatti, è particolarmente importante acquisire una formazione professionale per dedicarsi ad un’attività specifica, vista la carenza di occasioni lavorative nel settore della pubblica amministrazione e in quello privato; diventare imprenditori di sé stessi è una delle migliori strade che si possono percorrere nella vita per raggiungere i propri obiettivi, personali ed economici.

Certo, quella dell’idraulico è un’attività che, soprattutto se strutturata in forma di impresa, per essere avviata in maniera da funzionare essere efficiente e remunerativa, esige un investimento di denaro anche importante. Per ovviare a questo problema è possibile usufruire di finanziamenti statali, periodicamente messi a disposizione nell’ambito delle politiche di promozione del settore artigianale; ma anche richiedere un prestito personale agevolato può essere una soluzione.

Infine, il vantaggio di aprire un’attività di idraulico in proprio, anche con l'ausilio di manodopera dipendente, è correlato ai guadagni: quella organizzata in forma di piccola azienda richiede l’assunzione di più impegni e responsabilità, sia in senso quantitativo che qualitativo ma, correlativamente, ha un’aspettativa (e, spesso, anche una realizzazione) di maggiori guadagni, rispetto alle prestazioni effettuate dal singolo.

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