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Dall’Addressable TV alla sfida del nuovo digitale terrestre

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Contenuto curato da Massimo Chioni

In collaborazione con Spada Media Group

A partire dal primo settembre 2021 il nuovo digitale terrestre entrerà progressivamente in tutte le case, portando con sé diverse novità nella fruizione dei contenuti e interessanti risvolti nel settore dell’advertising, inclusi ulteriori sviluppi per l’Addressable TV.

Cos’è l’Addressable TV

È noto come in ambito pubblicitario sia di fondamentale importanza individuare e raggiungere il target di pubblico più adatto alla campagna che si intende lanciare. Da questo punto di vista Internet offre grandi possibilità, perché l’accesso privilegiato a diversi e numerosi tipi di informazioni sui propri utenti consente più facilmente di individuarne gli interessi e offrire inserzioni pubblicitarie mirate, che ne assecondino l’età e i gusti, e di conseguenza più efficaci.

Non ha le stesse possibilità la tv tradizionale, che pur ovviamente lavorando su stime e sondaggi per individuare target di riferimento per gli inserzionisti, ha accesso a un numero molto più ristretto di dati degli utenti. Il discorso cambia, e notevolmente, quando si parla di smart tv collegate a Internet (solo in Italia se ne contano circa 4 milioni, e sono oltre 40 milioni in Europa). Ed è in questo ambito che si inserisce l’Addressable TV, un metodo di distribuzione pubblicitaria che sta riscontrando un successo destinato a crescere. Le informazioni raccolte dai dati di navigazione presenti su smartphone, computer e tablet connessi a Internet, abbinate alle informazioni fornite dagli strumenti e dalle diverse funzioni che caratterizzano le moderne smart tv, offrono la possibilità di individuare con sempre maggiore precisione le abitudini e le preferenze del pubblico, arrivando più facilmente a proporre contenuti pubblicitari di sicuro interesse per gruppi di spettatori con specifiche caratteristiche, non solo anagrafiche.

Lavorando in questa direzione si è già arrivati a progettare una distribuzione pubblicitaria coerente e mirata su più dispositivi (smart tv, tablet, smartphone, computer) collegati a Internet all’interno della stessa abitazione e quindi dello stesso nucleo familiare. Il tutto rendendo anonimi i dati sensibili nel rispetto delle normative sulla privacy.

Le campagne addressable sono attualmente già attivate con successo su grandi circuiti come Sky e Mediaset. Gli annunci possono essere elaborati in diversi formati, alcuni dei quali interattivi. Il messaggio pubblicitario può ad esempio comparire in formato Lanner, occupando sullo schermo, a programma TV in corso, uno spazio a L per una durata di 20 secondi, per poi scomparire. Altre soluzioni consentono allo spettatore di interagire con i tasti del telecomando per ottenere maggiori informazioni sull’annuncio o, ancora, far partire un video spot di 30 secondi.

I vantaggi

In cosa si traduce concretamente l’Addressable TV e quali vantaggi ne possono derivare è presto detto. Basta immaginare che due diversi spettatori dello stesso programma, ciascuno dal proprio divano, potrebbero vedere comparire nel medesimo istante due inserzioni pubblicitarie differenti perché tagliate su misura per soddisfare il target al quale appartengono. Risultato? Il messaggio è più interessante e utile per chi lo riceve, e più redditizio per chi lo ha lanciato. La segmentazione del target, in base a parametri geografici, socio-demografici, economici e collegati allo stile di vita, consente di ridurre notevolmente i contatti inefficaci e pianificare al meglio la trasmissione degli spot per ottenere risultati soddisfacenti in termini di visualizzazioni.

Riassumendo, dal punto di vista del pubblico la diffusione dell’Addressable TV significa dare il benvenuto a pubblicità sempre più in linea con i propri interessi, capaci di attirare positivamente l’attenzione e meno disturbanti. Dal punto di vista di chi ha lanciato la campagna pubblicitaria significa avere molte più probabilità di fare centro e raggiungere lo scopo, riducendo gli sprechi e ottimizzando gli investimenti.

Cosa cambierà con il nuovo digitale terrestre

Il nuovo digitale terrestre porterà alcuni miglioramenti, consentendo una fruizione in HD di tutti i programmi, rendendo più stabili le frequenze e riducendo la possibilità di interferenze. L’adeguamento alla nuova codifica richiederà di sostituire i televisori più vecchi, non in grado di sintonizzarsi sulle nuove frequenze, oppure di aggiornarli acquistando un nuovo decoder. Il passaggio al nuovo sistema avverrà progressivamente in tutta Italia, partendo dalle regioni del Nord, tra settembre 2021 e giugno 2022, mese durante il quale tutte le emittenti porteranno a conclusione lo switch-off. In seguito a questa modernizzazione è molto probabile che un numero crescente di televisori sarà connesso a Internet, incrementando di conseguenza il raggio d’azione dei piani pubblicitari indirizzabili.

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