Interviste

Acrofobia: la paura dell’altezza in ambito lavorativo

Acrofobia - paura altezza
Contenuto curato da Massimo Chioni

Cosa è l' acrofobia e in quali contesti si manifesta?

L'acrofobia, come ci spiega Giorgio Ioimo, psicologo di Firenze, è la paura delle altezze e si manifesta in variegati contesti lavorativi quali i lavori in quota o nel salire vari piani di grossi edifici. Basti pensare al doversi recare all'ultimo piano di un grattacielo attraverso un ascensore a vista.

Quali sono i lavori più esposti a questa fobia?

I lavori più esposti sono tutti i lavori in quota quali ad esempio quelli relativi alla costruzione o alla ristrutturazione di abitazioni o semplicemente lavori di ufficio che prevedono il doversi recare ai piani alti di vari edifici.

Quali sono socialmente le persone più colpite?

Tendenzialmente non c'è una classe sociale più colpita di un'altra: la paura contraddistingue un pò tutti. Può assalire sia un muratore che è esposto a lavori in quota sia un impiegato di banca che deve recarsi all'interno di un grattacielo di una banca, salendo al suo interno, attraverso un ascensore a vista.

Come si sviluppa la paura dell'altezza?

L’acrofobia si sviluppa a seguito di una dispercezione spaziale in senso verticale tra sè ed il suolo sottostante. Ha origini ancestrali: se si guardano i documentari dei primati si nota che la paura di cadere da un albero molto alto è dovuta al timore, una volta caduti al suolo, di diventare preda di qualche predatore e di perdere dunque la propria sicurezza. Nei contesti lavorativi attuali, in senso simbolico, l'idea di essere preda può essere equiparata all'idea di farsi male; una volta caduti al suolo infatti si può incorrere nella possibilità di perdere le proprie sicurezze sia da un punto di vista lavorativo (ridimensionamento del ruolo) sia da un punto di vista sociale ( perdita di alcuni affetti e di alcune amicizie). Nella società post-industriale caratterizzata da una vita frenetica e dalla presenza di grossi ed alti edifici all'interno dei quali sono presenti molte attività produttive e del terziario, la paura delle altezze viene riattivata molto frequentemente. La vita frenetica infatti può provocare un disorientamento spaziale caratterizzato da un senso di vertigine che è una variante equivalente all'acrofobia.

Ricordo infatti una paziente, laureata in ingegneria aereospaziale, che era venuta da me in quanto lamentava la presenza di vertigini capitatele, una prima volta, sotto la doccia mentre, intenta a terminare delle incombenze lavorative, doveva dirigersi di corsa all'aereoporto per raggiungere la sua città natale ed, una seconda volta all'estero, mentre era affaccendata a terminare la tesi. Infine il senso di vertigine si era manifestato, in modo palesemente acrofobico, durante una gita in montagna. Il doversi occupare di tante cose contemporaneamente ( terminare un lavoro e doversi recare subito dopo all'aereoporto) aveva provocato un disorientamento momentaneo con una conseguente perdita delle proprie sicurezze. L'intervento è consistito, inizialmente, nel fornire una tecnica di gestione del senso di vertigine ( ad esempio mantenere la prospettiva vestibolare) e dall'altra insegnare a padroneggiare la propria paura che si manifestava di fronte alle alture per, da ultimo, normalizzare gli episodi raccontati inerenti il senso di vertigine come reazione idonea ad uno stile di vita frenetico. La paziente in pochi incontri ha risolto il problema per il quale si era presentata.

Come si cura l'acrofobia?

Il trattamento della paura dell'altezza è equivalente a quello di altre fobie. Attualmente va molto di moda il trattamento attraverso la realtà virtuale in quanto facilita l'esposizione alle altezze. Diversamente il trattamento classico prevede una iniziale esposizione a immagini statiche alle alture per poi portare la persona sul luogo ed esporla direttamente alla paura. Parallelamente si fa esporre la persona in immaginazione a tutte le situazioni temute per abituarla allo stimolo fobico e per insegnargli a controllare gli attacchi di panico correlati quando verrà portata ad esporsi in vivo.

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